Come tutti avrete letto, in questi giorni si è conclusa positivamente una vicenda (delle tante) legate al mondo degli autografi che ci ha visto co-protagonisti nella lotta alla contraffazione e finalmente oggi ve ne possiamo parlare anche noi.
È stato infatti fermato dalla Guardia di Finanza un rivenditore in possesso di centinaia di articoli non autentici, corredati da un falso certificato COA realizzato ad-hoc da una fantomatica azienda di certificazione inglese, rivenduti poi in vari market place internazionali.
Per racontare al meglio la vicenda, è necessario fare qualche passo indietro e tornare a circa due anni fa, precisamente nell’estate del 2021.
Alla nostra associazione, che svolge da sempre un serrato monitoraggio del mercato degli autografi, erano state recapitate decine di richieste di analisi preventive su cimeli firmati -dalla dubbia genuinità- accompagnati però da un certificato di autenticità redatto su carta pregiata con tanto di numero seriale.
Ci sono voluti pochi minuti per comprendere che ci trovavamo davanti ad uno schema architettato con grande perizia, mirato a carpire la fiducia degli ignari acquirenti collezionisti. Prontamente abbiamo contattato il proprietario di questo negozio virtuale per richiedere informazioni circa il grado di analisi grafologica e conoscere le tecnologie messe in campo per la certificazione delle firme, senza però ricevere alcuna risposta.
Non è tardata ad arriva invece una comunicazione da un presunto legale (in un ridicolo inglese maccheronico) che ci intimava di rimuovere la loro azienda di certificazione dalla lista degli autenticatori non attendibili, redatta all’epoca nel nostro blog.
A questo punto, è stato doveroso presentare un esposto alla Guardia di Finanza dove capillarmente veniva dettagliato lo schema potenzialmente fraudolento dietro queste vendite che, con grande gioia, è stato finalmente arrestato.
Purtroppo il nostro settore è costellato da personaggi dalla dubbia moralità che tentano di attirare clienti ignari vendendo loro autografi non autentici e la soglia d’attenzione deve essere altissima.
Ogni cimelio deve essere accompagnato da un certificato attendibile, con fotografia e numero seriale, redatto da uno di questi enti accreditati a livello internazionale come: PSA/DNA, JSA, BECKETT, PANINI, Roger Epperson, Zarelli o Autografia.
Nel caso in cui vi troviate in possesso di un autografo non autenticato da uno questi certifcatori vi consigliamo di richiedere una Quick Opinion per conoscere la reale autenticità della firma in vostro possesso e nel caso segnalarcelo per tutte le opportune verifiche.
Possiamo senz’altro affermare che un piccolo ma importante passo in avanti è stato fatto, rendendo il nostro bellissimo mondo un posto più sicuro e libero dove comprare e vendere in sicurezza.
Associazione Autografia, l’Associazione a fianco del collezionista d’autografi.
Credit immagini: Guardia di Finanza di Torino e Rai News