Le Case d’Asta sono ormai un bacino molto florido per i cacciatori di autografi; questa tipologia di vendita sta affiancando, se non addirittura superando, l’offerta proveniente dalle centinaia di negozi online specializzati nella vendita di autografi e memorabilia. Questo fenomeno sta crescendo in maniera così importante che riteniamo doveroso analizzare.
Quali sono i motivi per cui un collezionista preferisce l’acquisto di un autografo presso una Casa d’Aste piuttosto che presso un negozio online?
I motivi di questa scelta sono principalmente due. Il primo motivo è senz’altro che partecipando ad un’asta, al di là dell’emozione della puntata e della “lotta” per accaparrarsi l’autografo, talvolta può capitare di fare dei veri e propri affari, in quanto le case d’asta fissano dei prezzi di riserva piuttosto bassi rispetto al valore dell’autografo e, se si ha fortuna, può capitare di non trovare nessun concorrente ed aggiudicarsi quindi il lotto ad un ottimo prezzo.
Il secondo motivo è senz’altro quello più importante, e può identificarsi in una sola parola: sicurezza. Nell’accezione comune infatti l’acquisto presso una Casa d’Aste, soprattutto se blasonata o presente sul mercato da sempre, dà all’acquirente la sicurezza che un autografo (anche se privo di un Certificato di Autenticità valido di un ente accreditato) sia “per forza” autentico. Questo perché la Casa d’Aste e la sua più o meno solida reputazione, fornisce al collezionista una vera e propria comfort zone all’interno della quale non è possibile prendere una “sòla”.
Ma è veramente così?
Nel corso degli anni ci siamo trovati spesso a dover fornire un’opinione di non autenticità su autografi e cimeli acquistati nel corso di un’asta, e spesso proprio banditi da alcune delle case d’asta più celebri in Europa. Come potrete immaginare il nostro responso è stato accolto con sbigottimento e quasi sempre accompagnato dalle solite frasi cliché: “Ma siete sicuri? Potreste effettuare un’ulteriore verifica? Perché non è possibile che sia falso, l’ho acquistato da XXXX!!! Non possono vendere oggetti falsi! Sono troppo conosciuti! Hanno come testimonial Tizio! Hanno ricevuto autografi da Caio! Vendono materiale di Sempronio!” Ecco… La frase su cui vorremmo soffermarci è proprio questa:
“Non è possibile che sia falso, l’ho acquistato da XXX!!!”.
Su questo concetto riteniamo necessario dover fare finalmente chiarezza e spiegare a tutti i collezionisti che la percezione di assoluta sicurezza sull’autenticità di ciò che viene venduto dalle Case d’Asta non ha motivo di essere. Nessun blasone o solida reputazione può sostituire infatti un Certificato di Autenticità rilasciato da un ente certificatore di terza parte. Vediamo assieme il perché:
Tutte le case d’asta hanno una sezione sul proprio sito chiamato “Termini e Condizioni”, che purtroppo non viene letto quasi mai da nessuno. Nei termini e condizioni esiste una vera e propria manleva che mette al riparo la Casa d’Aste dal dover fornire prova dell’autenticità di ciò che viene da loro messo in vendita. Impossibile? Direi proprio di no. Per dovere di cronaca abbiamo fatto quindi un “viaggio approfondito” nei siti di alcune tra le più celebri case d’aste e riporteremo alcune delle manleve contenute nel “Termini e Condizioni”. Per inciso queste informazioni che evidenziamo di seguito sono ben visibili ed alla portata di tutti coloro che vogliano consultarle.
**IMPORTANTE** Questo articolo non vuole assolutamente essere un attacco alle Case d’Asta, con molte delle quali peraltro collaboriamo fattivamente, ma soltanto un report realizzato al fine di spezzare l’illusione dell’”acquisto al di sopra di ogni sospetto” e tutelare quindi gli acquirenti e collezionisti.
Abbiamo pertanto riadattato i testi delle manleve, mantenendo comunque i punti salienti che, per i più “pigri”, metteremo in grassetto. Ricordate che il “Venditore” è colui che conferisce il bene per la vendita e non la Casa d’Aste, che svolge puramente il ruolo di intermediario. Cominciamo!
Ecco la manleva di una nota Casa d’Aste internazionale:
“Gli articoli i proposti in vendita e la conseguente attestazione di qualità è di responsabilità esclusiva dei Venditori. I nostri esperti determinano unicamente la possibilità che gli articoli siano pubblicati sul nostro Sito online solo tramite un’analisi online delle foto o video, e delle descrizioni dei Lotti forniti dai Venditori. Si stabilisce infatti che sia il Venditore a presentare un articolo in vendita, non XXXXXXX, e il Venditore rimane l’unico responsabile circa la conformità alle nostre direttive afferenti alla qualità, la conformità, la legalità e l’autenticità degli articoli posti in vendita. XXXXX mette solamente a disposizione un Sito online e servizi integrativi pre e post vendita.”
Come possiamo ben vedere, è chiarissimo che il sito declini ogni responsabilità circa l’autenticità e liceità di ciò che viene messo in vendita, demandandone l’onere al Venditore.
Proseguiamo con quattro tra le maggiori Case d’Asta italiane:
Caso 1:
“XXX agisce in qualità di mandante dei venditori per l’alienazione declina la responsabilità in ordine alla descrizione degli oggetti contenuta nei cataloghi; le descrizioni , così come le indicazione o illustrazioni, sono da considerarsi puramente indicative e non devono generare affidamento di alcun tipo negli aggiudicatari. Ogni asta è preceduta da un’esposizione pubblica così da permettere un’analisi approfondita sullo stato di conservazione, la provenienza, il tipo e la qualità degli oggetti. A seguito dell’aggiudicazione, sia XXX sia i venditori potranno essere in alcun modo reputati responsabili l’errata attribuzione e alla qualità degli oggetti. XXX non potrà rilasciare una garanzia in tal senso.”
Nel caso 1 possiamo apprendere che la Casa d’Aste mette a disposizione i lotti per la visione e quindi, giustamente, se l’acquisto avviene senza un esame preventivo diretto o expertise, ne declina ogni responsabilità conseguente. Si può comunque vedere che essi stessi ammettono che non rilasciano alcun tipo di garanzia ma che questa deve essere procurata dall’acquirente o da un esperto di sua fiducia.
Caso 2:
“Nessuna garanzia; La nostra piattaforma è impossibilitata a verificare l’autenticità degli articoli listati, né ha controllo alcuno sulle azioni dei Fornitori che listano i suddetti Beni.
Tutte le descrizioni degli articoli, comprensive delle condizioni sono fornite dai Fornitori sotto la propria responsabilità esclusiva.
XXXXXXXX non garantisce o certifica l’accuratezza, o adeguatezza delle informazioni relative ad un Bene. XXXXXXX non verifica in modo indipendente le informazioni fornite dai Fornitori, e l’unica e totale responsabilità di verificare e valutare se un articolo è adeguato o autentico ricade sull’acquirente.
L’utente riconosce inoltre e accetta che XXXXXXXXX non si ritiene responsabile per nessun contenuto pubblicato dai suddetti Fornitori e quindi non si assume responsabilità dei contenuti espressi.”
Questo è il caso di una Casa d’Asta online. Seppur le descrizioni dei lotti in vendita siano sempre esaustive e ben documentate con supporti fotografici adeguati, anche qui possiamo apprendere che la Casa d’Asta non si assume la responsabilità o merito di quanto dichiarato dal venditore.
Caso 3:
“Art. X. La Casa d’Aste XXXXXXXXXXX non rilascia nessun tipo di garanzia in ordine all’autenticità e all’attribuzione dei beni posti in vendita. In questo caso l’unico responsabile è da considerarsi esclusivamente il mandante.
Ogni oggetto è venduto “come visto”, nello stato e nelle condizioni di conservazione in cui si trovano.”
Anche nel caso 3 i beni sono disponibili preventivamente per l’analisi e lo studio e quindi, giustamente, la Casa d’Aste non rilascia garanzie ma addirittura inserisce la clausola del “visto e piaciuto”. Se poi l’acquirente non lo visiona prima di acquistare, non è certo colpa loro!
Caso 4:
Art. x – Assenza di garanzia sui lotti
La Casa d’Aste XXXXXX alienerà i lotti per conto del Venditore nello stato in cui questi si trovano al momento del conferimento. Prima di ogni vendita si terrò una pubblica esposizione al fine di permettere ai compratori di esaminare di personalmente o tramite i loro rappresentanti i lotti ai fini di accertarne l’autenticità ed eventuali mancanze o difetti circa la conformità alla descrizione. Tutti i potenziali offerenti possono richiedere il parere di uno studioso o di un esperto indipendente da loro incaricato, ai fini di attestazione di autenticità, provenienza, attribuzione, origine o data…
Di conseguenza XXXXXXX, non fornisce pertanto nessuna garanzia contrattuale in ordine alla vendita dei lotti neppure per evizione trattandosi di vendita a rischio e pericolo del compratore come ai sensi e per gli effetti dell’art. 1488, comma 2, cod. civ. tranne i casi in cui siano stati taciuti all’acquirente eventuali difetti o vizi per malafede”
Molto significativo è quanto riportato nel caso 4: come possiamo leggere essi non solo permettono ma addirittura sembrano quasi consigliare la visione e valutazione dell’autenticità dei lotti ad esperti che operino al di fuori della Casa d’Aste stessa… Che dire, questo è a nostro avviso un bell’esempio di serietà!
Comprendiamo quindi che ognuna di queste case d’asta declina ogni sorta di responsabilità circa autenticità e provenienza dei beni banditi, riconoscendo nel Venditore l’unico responsabile in caso di contestazione.
**Attenzione!** questo non vuol dire che le Case d’Asta vendano falsi, ma semplicemente che non si prendono responsabilità nel caso in cui un oggetto dovesse essere poi identificato come non autentico. È doveroso rimarcare infatti che ogni Casa d’aste mette a disposizione i lotti per la visione prima di aprire le offerte, e le case che invece effettuano soltanto vendite online sono solitamente molto disponibili a fornire ogni tipo di informazione ed immagine supplementare che possa aiutare nell’identificazione dell’autenticità dei lotti. Quindi, chi non approfitta di questo servizio purtroppo si assume ogni rischio di acquistare un oggetto non autentico.
Come ognuno avrà infine capito, purtroppo l’acquisto presso una Casa d’Asta non fornisce automaticamente alcuna garanzia sull’autenticità di ciò che si acquista. Il dovere e l’onere di accertarsi dell’effettiva autenticità spetta quindi all’acquirente, che dovrebbe pertanto avvalersi del consulto di un esperto esterno che lavora ed agisce quindi per suo conto e nel suo interesse.
Seppur le manleve siano strutturate e sottoscritte (quindi accettate) dall’acquirente al momento della registrazione, le Case d’Asta più serie sono solitamente disponibili al dialogo e cercano sempre, nell’ottica della soddisfazione del Cliente e del mantenimento della propria reputazione, di addivenire ad accordi e mediazioni nel caso di vendita di lotti rivelatisi poi non conformi.
Ma come mettersi al riparo da un acquisto sbagliato quindi?
Come sempre, in mancanza di un Certificato di Autenticità di terza parte ufficiale quali quelli rilasciati da PSA/DNA, Beckett, ACOA, Epperson, JSA ed Autografia, il nostro suggerimento è di ricorrere ad una Quick Opinion fornita da uno dei succitati enti. La Quick Opinion è il sistema più rapido ed economico per ricevere tempestivamente l’opinione di un esperto ed acquistare quindi in sicurezza.
Per ogni informazione ulteriore l’Associazione Autografia è a tua completa disposizione